Disturbi Alimentari
centro autorizzato
Riabilitazione Disturbi Alimentari
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) in particolare Anoressia, Bulimia e BED (Disturbo da abbuffate compulsive), compresi i disturbi alimentari atipici, rappresentano attualmente in Italia un problema di notevole gravità, con un incremento costante nella fascia compresa tra la prima adolescenza e l’età prepuberale. I dati nazionali di prevalenza dei DCA ci indicano un aumento di questa patologia tra la popolazione femminile che ha assunto le caratteristiche di una vera e propria epidemia sociale. C’è assoluta concordanza nella comunità scientifica internazionale sull’età di insorgenza dei DCA che si colloca tra i 10 e i 25 anni. I disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi dell’alimentazione sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Soffrire di un disturbo dell’alimentazione sconvolge la vita di una persona e ne limita le sue capacità relazionali; tutto ruota attorno al cibo e alla paura di ingrassare. Cose che prima sembravano banali possono diventare difficili e motivo di ansia.
- Anoressia
- Bulimia
- BED
Conoscere la malattia, comprenderla nelle sue caratteristiche e nella sua evoluzione è un passo indispensabile. La famiglia, insieme al paziente che soffre di disturbi del comportamento alimentare, è da considerarsi spesso una vittima della malattia e delle sue conseguenze e pertanto va considerata una risorsa indispensabile nel programma terapeutico.
Conoscere la malattia
Nell’ultimo decennio inoltre si è abbassata l’età di esordio della patologia stessa e sempre più frequentemente. Sono inoltre aumentati i casi del disturbo nel mondo maschile, che era sino a pochi anni fa solo eccezionalmente coinvolto in questa patologia. La patologia maschile si manifesta con le stesse caratteristiche di quella femminile, l’intensa preoccupazione per le forme corporee diventa nei ragazzi l’ossessione per la palestra, la tendenza ad un ritiro sociale per non mostrare il proprio corpo, sentito sempre inadeguato, preoccupazione che segnala in realtà la paura di affrontare il mondo esterno con un senso di inadeguatezza profondo.
Da questi presupposti e dal desiderio di rispondere ai bisogni di cura nasce l’idea di realizzare una struttura semi residenziale con caratteristiche specifiche.
Il centro Biolife DCA offre servizi adeguati, dedicata a questa tipologia di utenza, sul nostro territorio, in grado di far fronte all’incremento delle richieste di aiuto purtroppo sempre più numerosa, coniugando competenze cliniche riabilitative con percorsi integrati risocializzanti, formativi e in grado di ricostruire, nel periodo di permanenza, motivazioni personali e professionali indispensabili per un progetto di vita fortemente connesso a quello di cura.
Descrizione del Servizio
Destinatari dell’intervento Persone ambo-sesso maggiorenni e minorenni a partire dai 14 anni, in regime di pre-e post acuzie con difficoltà relazionali, ambientali
ed affettivo-emozionali elevate provenienti dalla rete dei servizi: case di cura e ospedali, che necessitino di un periodo di tempo in ambiente protetto. La struttura svolge direttamente una valutazione preliminare.
Valutazione iniziale e accoglienza
- Una valutazione preliminare delle condizioni fisiche generali: con particolare riguardo alle possibilità di recupero organico degli utenti, della motivazione dell’utente e del suo gradimento della proposta terapeutico riabilitativa e una contestuale valutazione della struttura sulla adeguatezza del progetto nel rispondere ai bisogni complessivi presentati dall'utenza.
- Una valutazione, in sede di Struttura delle compatibilità complessive, motivazionali e relazionali rispetto all'adesione al progetto e alla costruzione dell'alleanza terapeutica. Si considera di estrema importanza questa fase in quanto il buon avvio del programma favorisce la partecipazione alle attività, aiuta nell’impostazione delle stesse e agevola il conseguimento degli obiettivi.
intervento terapeutico
Progetto terapeutico individualizzato
Viene definito e redatto il progetto terapeutico individualizzato (PTI) il quale fornisce le coordinate per il processo di cambiamento del soggetto ed individua i passi intermedi per raggiungere l’obiettivo ultimo della re-intregrazione sociale. Esso viene concordato prima di tutto tra l’utente, l’operatore e il servizio inviante e può coinvolgere, oltre alla famiglia e alla rete amicale, diversi servizi e figure tra cui ad esempio, il medico di base, l’educatore, gli assistenti sociali ed eventualmente le associazioni di volontariato. L’intervento terapeutico trova la propria coerenza interna in una struttura di coordinamento formale ed informale con feed-back ravvicinati e programmati nel tempo con la presenza di tutte le professionalità.
In particolare l’intervento terapeutico semiresidenziale prevede le seguenti attività:
Inquadramento Diagnostico
- Sia a livello nosografico che osservativo per la valutazione del grado di disturbo comportamentale;
- Considerazione di eventuali comorbilità e supporto (se necessario) psicofarmacologico (in base al PTI);
- Valutazione della possibilità di recupero organico;
- Anamnesi Nutrizionista con programma riabilitativo psiconutrizionale.
Trattamento Terapeutico-Riabilitativo
- Assegnazione di un Case Manager di riferimento;
- Colloqui individuali con dietista;
- Gruppi settimanali psico-nutrizionali/educazionali, crescita personale e auto-aiuto;
- Gruppi parentali;
- Psicoterapia individuale;
- Colloqui e laboratori;
- Colloqui motivazionali e di supporto e sperimentazioni assistite;
- Visite mediche settimanali e visite specialistiche al bisogno;
Diritti e Doveri dei pazienti
Ogni paziente ha il diritto di:
- Essere assistito e curato con premura ed attenzione, nel rispetto della dignità umana;
- Essere sempre individuato con il proprio nome e cognome, anziché col numero o con il nome della propria malattia;
- Poter facilmente identificare il proprio operatore sanitario o psico-sociale;
- Ottenere informazioni complete e comprensibili riguardo la diagnosi della malattia, la terapia proposta e la relativa prognosi;
- Ricevere informazioni sufficienti per esprimere un consenso informato prima di essere sottoposto a terapie: tali informazioni devono comprendere possibili rischi o disagi conseguenti al trattamento;
- Richiedere la segretezza della propria malattia, salvo il caso in cui il sanitario non ritenga strettamente necessario informare i familiari o coloro che esercitano potestà tutoria;
- Presentare reclami che saranno tempestivamente esaminati per la risoluzione di eventuali problemi.
Ogni paziente ha il dovere di:
- Mantenere un comportamento responsabile e rispettoso nei riguardi dei pazienti, del personale medico, sociale e tecnico, della struttura e delle attrezzature;
- Rispettare il divieto di fumare nella struttura;
- Rispettare gli orari di accesso previsti dal Centro.
- Presentarsi in struttura nei giorni previsti dal piano terapeutico. Dopo assenze ingiustificate il paziente verrà dimesso.